lunedì 17 maggio 2010

Corretti contro corrotti


Esistono parlamentari non corrotti. Esistono persone di cui ci si può fidare e, nonostante tutto, sono più di quante sembrano. Non fanno scalpore, non escono di frequente sui giornali, lavorano in silenzio, ogni giorno per il bene della nostra terra.
da IL Giornale
Chi non si copre gli occhi di fronte alla necessità di far pulizia è il ministro della Gioventù Giorgia Meloni che entra nello specifico: «Il governo deve dare segnali chiari. La legge anticorruzione va rafforzata e approvata immediatamente». Non solo: «Ci vogliono pene più dure per i reati dei colletti bianchi e i politici vanno colpiti più degli altri». Si spinge oltre la Meloni: «Non candidabilità a vita per chi commette un reato nell’esercizio delle proprie funzioni, nemmeno in un consiglio comunale. E se la norma fosse incostituzionale, potremmo inserire questa clausola nello statuto del Pdl». La proposta è applaudita a scena aperta. Il partito ha voglia di anticorpi contro il malaffare: «Non ci possono essere zone d’ombra tra chi ha responsabilità politiche e amministrative – afferma l’europarlamentare Marco Scurria -. Soprattutto nel Pdl, partito dove deve albergare una rigida tenuta di valori morali». Lodi anche dalle deputate Barbara Saltamartini e Paola Frassinetti: «Inserire nello statuto del Pdl una clausola che impedisca la ricandidatura dei politici condannati sarebbe una garanzia in più per coniugare in modo concreto la linea indicata da Berlusconi». Più che una controffensiva per evitare che Lega e finiani si impossessino della bandiera anticorruzione, il Pdl registra le preoccupazioni proprie anche dell’elettorato e, sulla scorta del leader Berlusconi, corre ai ripari.

Nessun commento:

Posta un commento