lunedì 11 settembre 2017

TUTTO PER LA PATRIA!

NON DISERTARE, NON TI OMOLOGARE, NON TI SOTTOMETTERE: DIFENDI LA TUA TERRA, ADESSO!
La Patria non è il nostro passato, ma il nostro futuro: è l’eredità dei nostri Padri, ma anche il prestito dei nostri figli. E’ un patrimonio da vivere e da amare: sono gli eroi che hanno combattuto lungo i nostri confini, i capolavori dei nostri artisti, le meraviglie dei nostri borghi, i colori dei nostri paesaggi. Non è soltanto geografia, ma anche stile, lingua, gastronomia, artigianato, agricoltura, poesia, letteratura e sport.
La Patria è un vincolo spirituale, un luogo fisico e dell’anima, un’esortazione a riconoscere ciò che ci appartiene e ciò che ci è estraneo. La Patria è la nostra comunità, il nostro sentire comune, la nostra casa, il sangue che ci scorre nelle vene e quello versato dai nostri eroi, il luogo nel quale siamo nati e nel quale moriremo: è l’origine, ma anche il destino.
Ribellarsi - oggi - significa legarsi a questa Terra, tutelarne l’identità e preservarne le tradizioni. Difendere la Patria - oggi - significa combattere il mondo globale dove tutto si ripete, dove tutto si compra, dove imperano il multiculturalismo e la mescolanza.
Combattere, perché non si ha altra scelta: difendendo la nostra Patria dall’invasione migratoria che alimenta il business dell’accoglienza, che ci espone ai rischi del terrorismo, che genera le tensioni etniche; restituendo una dignità alla nostra Nazione, umiliata dalla crisi economica e saccheggiata dagli usurai della finanza internazionale; riconquistando la nostra sovranità, usurpata dai governi tecnici e dai burocrati di Bruxelles. Combattere per ritrovare noi stessi, cominciando dalla scuola: studiando la nostra storia, valorizzando la nostra lingua, coltivando la nostra cultura.
Perché vogliamo una “scuola dell’identità” e non una “scuola-azienda”: un’istituzione che ci educhi all’appartenenza e non alla sottomissione, che ci insegni ad amare l’Italia e non a scappare all’estero, che parli anche di Patria e non solo di Erasmus. Non la scuola dei mercati, ma quella delle radici: che preferisce l’italiano all’inglese, gli artigiani locali alle multinazionali, le persone agli automi, il tricolore alle bandiere arcobaleno. Tutto per la Patria: perché abbiamo scelto di essere e non di avere, di fare e non di parlare, di lottare e non di sottometterci.
VOGLIAMO OSARE, SENZA TREGUA, IL NOSTRO ASSALTO AL CIELO!

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